RASSEGNE STAMPA
ITALIA A TAVOLA - SOSTENIBILITÀ E GREEN ECONOMY.
ITALIA SEMPRE PIÙ CAPOFILA IN EUROPA
Anche il gelato è sempre più… verde
Passiamo ora al food, e che food! Si parla di gelato: questo insieme così goloso tra consumo edonistico non disgiunto da gradevolissima e valida occasione di sano nutrimento. Siamo a Pontevico (Bs), l’azienda è la Nemox International, che produce macchine ed attrezzature per gelaterie. «Puntiamo ad un cambio di tecnologia in modo da cancellare dalle nostre macchine di gelato i gas serra e sostituirli con un tipo di gas assolutamente non inquinante», ci spiega Walter Procuranti, direttore generale dell’azienda nonché responsabile del progetto Icegreen, volto proprio allo sviluppo sostenibile.
Nemox da il benvenuto agli intervenuti a questo workshop auspicando che gli argomenti trattati incontrino l’interesse di tutti.
CAMBIAMENTO CLIMATICO, RISCALDAMENTO GLOBALE ….. QUALE
RELAZIONE CON LE MACCHINE DA GELATO ?
La Terra è protetta, a 30 chilometri dalla sua superficie, da uno strato di ozono che assorbe le radiazioni ultraviolette ad alt a energia, pericolose per la salute degli organismi viventi e non in quanto è in grado di modificare il DNA.
Alcuni composti chimici industriali quali i clorofluorocarburi (CFC ), liberati da frigoriferi, bombolette spray e impianti industriali, hanno intaccato questo strato protettivo provocando un vero e proprio buco in corrispondenza dell’Antartide.
L’ozono perde così la sua capacità di assorbire e riflettere le radiazioni ultraviolette che, in tal modo riescono ad attraversa re la stratosfera e oltre ad essere pericolose per la salute dell’uomo, sono anche causa del riscaldamento globale.
Nemox International, l'impatto scende a zero e conquista l'Ue
Con Icegreen rivoluziona le macchine per gelato,ora al 100% ecologiche:
il progetto anticipa le nuove norme e viene cofinanziato dall’Europa
La Nemox International rinnova la sfida dal Sigep di Rimini, il Salone della gelateria in programma da sabato prossimo al 22 gennaio. L’azienda di Pontevico presenterà al pubblico il progetto «Icegreen »: contempla rivoluzionari macchinari per gelati 100% green.
UN CORNER ecosostenibile, con attrezzature che non prevedono l’utilizzo di gas serra, create interamente con componenti realizzati a basso consumo e materiali riciclabili, favorendo un risparmio energetico fino al 40%. Progettati per limitare anche l’impiego di acqua,grazie al raffreddamento ad aria, e per ridurre l’eccedenza di produzione, i macchinari mantecano e conservando solo la quantità giornaliera di gelato necessaria alla vendita. Una proposta «made in Bs» che anticipa di due anni l’entrata in vigore della normativa europea: dal 2022 renderà obbligatorio l’utilizzo di refrigeratori professionali con un indiceGwp( Global Warming Potential, potenziale di riscaldamento globale) inferiore a 150 (le creazioni «Icegreen» hanno un indice pari a 3).
Fonte:Bresciaoggi – Marta Giansanti
A SIGEP 2020 NEMOX presenta ICEGREEN
Le macchine per gelato a impatto zero con refrigeranti ecologici e materiali riciclabili.
Pontevico (BS), 9 gennaio 2020 – Un corner per la produzione e vendita di gelato realizzato interamente con macchinari senza utilizzo di gas serra. È la novità che NEMOX International presenta al SIGEP, il Salone della gelateria in programma a Rimini dal 18 al 22 gennaio: macchine per gelato che utilizzano esclusivamente gas refrigeranti ecologici, con un impatto sull’ambiente praticamente uguale a zero.
Il progetto di NEMOX si chiama ICEGREEN e ha l’obiettivo di imprimere una svolta “verde” al settore del gelato.
I refrigeranti tradizionali utilizzati nelle macchine per gelato – così come nei frigoriferi, congelatori e climatizzatori – sono idrofluorocarburi, gas a effetto serra: 1 kg di questi gas, per esempio l’R404, ha un indice GWP (Global Warming Potential, potenziale di riscaldamento globale) equivalente a 3922 kg di C02, che corrisponde alle emissioni in atmosfera di un’automobile che ha percorso circa 40.000 chilometri.
Icegreen, il gelato si produce con meno gas serra
Industria green
Debutto il 20 ottobre a Hots Milano per la macchina della Nemox
BRESCIA. Sarà ufficialmente
presentato il 20 ottobre, alla fiera Host Milano 2019, l’innovativo progetto «Icegreen» di Nemox International per la riprogettazione di macchine per la produzione di gelato in grado di ridurre le emissioni di gas serra.
L’azienda di Pontevico, leader nel settore della macchine da gelato e sorbetto, intende rispondere in questo modo alla vera sfida del terzo millennio, ovvero la lotta contro l’ inquinamento e le minacce ambientali. Verrebbe da chiedersi che relazione ci sia tra il cambiamento climatico e le macchine da gelato. In effetti, i gas refrigeranti comunemente utilizzali in frigoriferi, congelatori o climatizzatori sono tra i maggiori responsabili del riscaldamento globale.
CAMBIAMENTO CLIMATICO, RISCALDAMENTO GLOBALE, MACCHINE DA GELATO, ESISTE UNA RELAZIONE?
Nemox presenta il progetto ICEGREEN
In occasione di HOST 2019, Nemox presenterà nel suo Stand HALL 10 A76-B77 i primi prototipi funzionanti di una macchina da gelato domestica e di una professionale, realizzate con gas ecologico.
Nemox ha dato vita al progetto ICEGREEN per sostituire gli attuali refrigeranti con fluidi alternativi, come il propano (R290), avente un indice GWP pari a 3
unità di CO2. Questo significa ridurre l’impatto sulle emissioni del 99,95%.
Il progetto ICEGREEN ha ricevuto un finanziamento dalla Comunità Europea sul bando LIFE 2018, il programma della Commissione Europea per sostenere l’innovazione a favore di ambiente e clima. Per la presentazione del progetto Nemox si è avvalsa oltre allo staff tecnico interno, della collaborazione del Dr. Matteo Falasconi, consulente esperto che si occupa di progetti LIFE, Senior Project Manager presso CSMT Gestione scarl.
Nemox da il benvenuto agli intervenuti a questo workshop auspicando che gli argomenti trattati incontrino l’interesse di tutti.
CAMBIAMENTO CLIMATICO, RISCALDAMENTO GLOBALE ….. QUALE
RELAZIONE CON LE MACCHINE DA GELATO ?
La Terra è protetta, a 30 chilometri dalla sua superficie, da uno strato di ozono che assorbe le radiazioni ultraviolette ad alt a energia, pericolose per la salute degli organismi viventi e non in quanto è in grado di modificare il DNA.
Alcuni composti chimici industriali quali i clorofluorocarburi (CFC ), liberati da frigoriferi, bombolette spray e impianti industriali, hanno intaccato questo strato protettivo provocando un vero e proprio buco in corrispondenza dell’Antartide.
L’ozono perde così la sua capacità di assorbire e riflettere le radiazioni ultraviolette che, in tal modo riescono ad attraversa re la stratosfera e oltre ad essere pericolose per la salute dell’uomo, sono anche causa del riscaldamento globale.